Inclusione
“Un tulipano non combatte per impressionare nessuno. Non combatte per essere diverso da una rosa. Non ne ha bisogno. Perché è diverso. E c’è spazio nel giardino per ogni fiore”.
Marianne Williamson
La realtà quotidiana della scuola, così come quella della nostra società, è contraddistinta dal confronto costante con l’eterogeneità delle richieste e dei bisogni dei nostri alunni e della comunità intera che gravita attorno al mondo della scuola.
Tale complessità pone all’istituzione scolastica la necessità di riorganizzare la didattica in un’ottica inclusiva, ossia di accoglienza e rispetto per le caratteristiche di ogni persona.
La scuola inclusiva deve mettere in campo tutti i facilitatori possibili e rimuovere tutte le barriere all’apprendimento e alla partecipazione di tutti gli alunni.
Per fare una buona scuola bisogna valorizzare le infinite varietà della diversità umana (dalle disabilità alle eccellenze, dalle differenze di stile e di apprendimento a quelle di genere, culturali e sociali) e tendere a un’idea di giustizia come equità, personalizzando strumenti e strategie e distribuendo le risorse secondo i bisogni di ciascuno.
L’inclusione è un processo dove l’unico “protagonista” è l’alunno con le sue esigenze e i suoi bisogni educativi e che risulta efficace solo se tutte le figure coinvolte (famiglia, scuola, servizio psicologico, associazioni presenti sul territorio) collaborano in sinergia