Descrizione
La scuola è luogo di formazione, ma è anche una comunità di dialogo, di ricerca, di esperienza sociale
volta alla crescita della persona in tutte le sue dimensioni.
Nella scuola ciascuno, con pari dignità e nella diversità dei ruoli, agisce per garantire alle/agli allieve/i la
realizzazione del diritto allo studio, lo sviluppo delle potenzialità di ognuno, il recupero delle situazioni di
svantaggio e la formazione alla cittadinanza.
Se da un lato la scuola ha il compito di consentire l’acquisizione di conoscenze e competenze, dall’altro
deve essere in grado di creare le condizioni più favorevoli per la socializzazione delle giovani generazioni.
La competenza socio-relazionale si sviluppa grazie alla collaborazione con la famiglia, con il gruppo dei
pari e con la società nel suo complesso, attraverso i messaggi che la scuola trasmette e le norme che
stabilisce.
È fondamentale, pertanto, che la scuola e la famiglia si pongano in dialogo sulla rispettiva consapevolezza
e corresponsabilità educativa, per creare una forma di “alleanza educativa”.
Il presente documento, che costituisce norma e garanzia di attuazione del Piano Triennale dell’Offerta
Formativa, regola i rapporti fra tutte le componenti della scuola; favorisce l’organizzazione delle attività
didattiche, culturali e sociali coerentemente con i principi stabiliti dalla Costituzione e con quelli contenuti
nello Statuto dello studente e della studentessa emanato con delibera nr. 2523/2003 della Giunta
Provinciale di Bolzano, definendo le regole che garantiscano il rispetto dei diritti e dei doveri da parte di
tutte le componenti scolastiche e prevedendo eventuali sanzioni.
I provvedimenti disciplinari hanno finalità educative e mirano a rafforzare il senso di responsabilità, a
ripristinare la correttezza dei rapporti all’interno della comunità scolastica e a recuperare l’alunna/o, per
una serena convivenza, anche attraverso attività a vantaggio della comunità scolastica.
Ogni alunna/o è responsabile delle proprie azioni ed ha diritto di esporre le proprie ragioni prima
dell’applicazione dell’eventuale sanzione disciplinare.
Le sanzioni sono sempre temporanee, proporzionate all’infrazione e ispirate al principio della gradualità
e, per quanto possibile, alla riparazione del danno.
Le sanzioni tengono conto della situazione personale dell’alunna/o, della gravità del comportamento e
delle conseguenze che da esso derivano.
All’alunna/o sarà offerta la possibilità di convertirle in attività in favore della comunità scolastica
compatibilmente con le risorse disponibili.
Qualora il fatto costituente violazione disciplinare sia anche qualificabile come reato, il Dirigente
Scolastico presenterà denuncia all’autorità competente.
Provvedimenti ed atti relativi alle sanzioni saranno inseriti nel fascicolo personale dell’alunna/o e lo
seguiranno nel trasferimento ad altra istituzione scolastica e/o nel passaggio ad altro grado di scuola.
Nessuna infrazione disciplinare connessa al comportamento può influire sulla valutazione del profitto.